Il cielo cerca il blu, allontanando tristi pensieri

di Sergio Maria Teutonico


Poligoni di vita, ogni angolo ne segna una sfaccettatura, lati che seguendo le loro tangenti si perdono in spazi incomprensibili, come raggi di luce in notti dal buio profondo.

Il segno che pone le nostre ragioni come centro vitale dei ragionamenti consapevoli, gettandoci negli antri più bui di ogni incomprensibile episodio dell’essere.

Con malcelata disperazione cogliamo ogni singolo mutamento che potrebbe traghettarci lungo le perigliose rotte del quotidiano, girandoci intorno, giocandoci a nascondino.

Giù nel profondo, si agitano i serpenti neri, groviglio famelico che attende solo di proibire ogni sogno, li come in una cesta da incantatore, essi si muovono in circonvoluzioni ataviche, senza una ragione primaria, fatta eccezione l’annullare i desideri del cuore.

Ora che giunge ai portali del mio animo il tempo dei buoni, vado a rifiutarlo, detestandone energicamente ogni simbolo che possa rappresentarlo, allontanati da me, non è di vitto e alloggio che ti conforterò, solo di sale ed erbe amare avrò a nutrirti.

Comments

Unknown said…
Dolce amica mia, mi onori molto nel mettere le mie follie sul tuo bellissimo blog....
ti voglio bene
Sergio Maria
Velia said…
grazie Sergio, il mio blog è un pò di tutto...ci può essere molto oppure ben poco ma quando pubblico le tue fantastiche follie c'è sempre qualcosa di speciale. un bacione a te e Manuela con affetto Velia
Velia said…
Leggendo e rileggendo...mi chiedo perchè non inizi a scrivere un romanzo d'amore e cucina...

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