How do you feel? Just Feelfood please
How do you
feel? JUST FEELFOOD PLEASE!
Tutto è nato da una telefonata
e quando ci sentiamo,
io e Tiziana, ci diciamo e trasmettiamo
sempre qualcosa di bello :
mi propone di
visionare il sito FEELFOOD una piattaforma che vende online prodotti enogastronomici
ed ecco per me, per noi, per voi questa fantastica piacevole sorpresa:
Siamo da sempre innamorati delle diversità.Siamo convinti che siano i dettagli a fare grande la cucina tipica italiana.Siamo incantati dal carnevale di colori e sapori che giungono da piccole terre,spesso sconosciute.Non bastano i cinque sensi per vivere il buon cibo italiano, servono testa ecuore, conoscenza e passione.Feel Food nasce con l’intento di ricercare e selezionare le eccellenze enogastronomiche in quel mosaico di diversità che è il territorio italiano.
L’alta qualità è spesso legata a piccole realtà locali con una produzione limitata e condizionata dalla stagionalità. È proprio per queste caratteristiche di ricercatezza e forte unicità che i nostri prodotti rappresentano il meglio dei tesori culinari italiani.
Ho lasciato scorrere il mouse rimanendo incantata
da così tanta scelta e soprattutto dalla reperibilità di alcuni prodotti tipici
che parlano di territorio con la T
maiuscola. Le nostre regioni, ognuna con le sue punte di diamanti, molti
articoli che per me sono difficili da trovare persa tra uno scaffale e qualche
ripiano del supermercato. Il primo passo è stato quello di fare il mio primo
ordine online, il sito è ben strutturato, ci sta un bel carrello, ci sta un
servizio clienti efficientissimo, puoi parlarci anche con skype e sono sempre a
disposizione. Vabbè a me Skype non funziona ( mistero della tecnologia) ma la
connessione si, perciò ho effettuato l’ordine la sera stessa.
Poi mi sono lanciata con Salsa di pomodoro ciliegino e datterino
Alicos, Rosso forte Triveri, Pesto di Pistacchio Alicos, Pecorino Scamosciato
piccante Coppolaro, Pecorino Coppolaro, Patè di cipolla e tonno Antica Tonnara,
Fior di Sale Feelfood, Olio Extravergine d’oliva Biancolilla Azienda Barbara.
Protesa tra Sicilia e Campania regioni che ho sempre amato.
L’ordine
viene evaso subito, il servizio clienti mi chiama solo per informarmi che hanno
un prodotto mancante ma che lo manderanno appena possibile. Mi propongono altri
prodotti in omaggio da poter provare per scusarsi dell’inconveniente. Ma questi
non sono inconvenienti, questo significa che l’azienda è sempre al servizio del
cliente e che certi prodotti data la stagionalità hanno tempi di consegna
diversa. Ho aspettato il corriere, vabbè devo essere sincera è stato lui ad
aspettare me perché vivo persa nella campagna umbra. Il corriere mi avrà
chiamata a suoneria spenta poi preso da sconforto ha iniziato a googlare e a
chiedere info alla gente del paese beccando mio zio in Piazza “Ah si è mia
nipote, adesso la accompagno io!” Si chiama corriere anche perché corre e meno
male.
La
scatola FEELFOOD sembrava confezionata da Tiffany, mio zio incredulo mi
chiedeva “ma che è un regalo?” “No zio questi sono prodotti che dobbiamo provare,
perciò hanno a che vedere col cibo” “Allora rimango anche io così mi fai vedere
e poi assaggiare”
La prima cosa che ho fatto è stata quella di
scartare la mia salsa di pomodoro. Fiera ed inebriata come una bimba intenta ad aprire un pacco
regalo. Ho riposto la merce sul tavolo, ogni confezione aveva davvero una bella
presenza bastava solo degustare e capire cosa creare con tutto quel ben di dio.
Mi ero innamorata della salsa di pomodoro ciliegino e datterino Alicos, vuoi per la
confezione che ricordava la tipica passata che nonna manteneva in dispensa e
poi perché sono sempre alla ricerca del miglior pomodoro.
Quella la dovevo avere, dovevo provare nuove
ricette dove il pomodoro diventasse protagonista assoluto. Questa salsa che
viene prodotta solo nel periodo estivo selezionando il pomodoro che deve avere
un alto grado zuccherino ed un colore vivo. Per me meglio di uno chanel numero
5 contornato da un collier di basilico brillante. Prodotto ECCELLENTE, nessuna
nota acidula tipica del pomodoro, ma dolce e profumato perché il datterino ed
il ciliegino estivo sprigionano il meglio di sé durante il periodo della
raccolta. La sicilia ha il sole e questo spesso ce lo dimentichiamo.
Essendo una salsa pronta non è detto che non
possa essere ripassata e ristretta ulteriormente, dipende dall’uso che vogliamo
farne.
Pecorino Coppolaro |
Pecorino
Scamosciato di Coppolaro che dalla scheda tecnica risulta essere un
pecorino con stagionatura che va dai 30 ai 60 giorni, da latte prodotto da
razze tipiche della zona del taburno. Pasta compatta ma molto tenera data la
giovane stagionatura. Il signor Gennaro ha saputo ricreare una piccola realtà
dove tradizione e amore per la terra si fondono per dar vita ad una autentica vita agricola. Essendo
un pecorino molto giovane mi sono cimentata in piccole cialde, volevo testarne
la croccantezza, il profumo rilasciato del pecorino tostato. La sua crosta era
fine e appena accennata, colore giallo chiaro e leggermente burroso all’interno.
Noi
lo abbiamo degustato subito a “crudo”
abbinandovi del miele, una confettura di cipolle, una mostarda di mele. E poi
sono andata in cottura creando una lasagnetta al pane carasau con scaglie di
pecorino e salsa di pomodoro datterino. Piccole croste di pecorino filante a
rifinitura.
Poi visto le temperature fredde ho creato una polenta al Pecorino scamosciato piccante di
Coppolaro, altro prodotto di nicchia di Gennaro che aromatizza il latte con del
peperoncino fresco autoctono durante la cagliata. Stessa stagionatura dell’altro
ma con aggiunta di peperoncino.Il gusto arriva deciso, non è forte come potrebbe sembrare anzi rilascia una bocca piacevole e dai toni dolci. A crudo non ha bisogno di essere accompagnato da salse ma da un filo di olio extravergine.
Arriviamo al dunque, il pecorino è piaciuto a me e a tutta la truppa, le ricette sono uscite fuori a raffica, chi ne ha più ne metta anzi più cucini. E zio mi ha vista giorni interi a provare sformati e soufflé fino a dirmi che sarebbe diventato vegano. In cucina puoi essere creativo ma devi avere il prodotto giusto e la materia prima che soddisfi certi requisiti. Al momento con il pecorino abbiamo creato una decina di ricette spaziando anche nel mondo della panificazione.
Rosso Forte Triveri una Ferrari in frigo |
Ma all’apertura della Rosso Forte Triveri sono rimasta colpita dalla sua densità, spalmabile, una crema Rosso Forte e con un profumo fantastico, avvolgente. C’è stato un momento in cui mi sono resa conto che lo stavo mettendo ovunque anche nel cappuccino. E’ stato l’unica prodotto che pur avendolo ordinato tre barattoli me ne è arrivato uno solo. Meno male. Vi do un grande avvertimento, questa salsa piccante crea una piacevole dipendenza, non è invadente ma ricca e gustosa. E’ un po’ come avere una ferrari rosso fuoco parcheggiata in frigorifero.
Il prodotto può essere abbinato al pecorino, tanto se vuoi una botta di vita con Rosso Forte Triveri e Pecorino Coppolaro te lo puoi permettere. Rosso Forte Triveri è 100% naturale senza nessun conservante o emulsionante, colorante…..c’è il peperoncino, olio extravergine e sale marino.
Va bene anche per la bruschetta o per dare spinta a qualche salsa per la nostra pasta, accompagna le verdure e persino le cotture della carne. Noi abbiamo fatto tanti esperimenti ma quello che ci è piaciuto di più e che ha riscosso successo è stato un povero petto di pollo, marinato in primis nello yogurt poi reso croccante e piccante con una panatura speciale. Potremmo anche parlare dello spezzatino di manzo, ci siamo un po’ ispirati allo stile texmex. Dalla Campania e dalla Sicilia fino ai confini del Texas e Messico dove il peperoncino regna sovrano. Il chimichangas alla Triveri.
Dopo ho pensato a Gennaro Coppolaro volendo per rimanere in tema potevamo anche accompagnare il chimigangas con chips di pecorino scamosciato. Un connubio perfetto.
Un pesto che non può passare inosservato |
Il pesto di pistacchio Alicos un ‘altra chicca. È una crema, c’è olio extravergine ed è compatto, denso e piacevolmente fresco. Perfetto per condire la pasta ma noi ci siamo azzardati a fare dei gnocchi al semolino ripieni con mortadella e pesto. Delle crepes con ricotta e pesto di pistacchio ovviamente ripassate al forno con pecorino scamosciato per renderle croccanti e dorate. Questo prodotto ha una grande qualità, quella di non perdere brillantezza in cottura per questo che si è prestato molto bene nel creare frittate, gattò di patate, torte salate.
In cucina si utilizza l’olio, un buon olio extravergine. Aver ordinato l’olio di Biancolilla dell’azienda agricola Barbàra è stata una novità con annessa sorpresa. Non conoscevo questo prodotto monovarietale una varietà appunto di oliva Biancolilla detta Buscinetto, forma ovale e color pistacchio. Mi aspettavo un olio potente e possente ma se non leggi la sua storia non puoi apprezzarlo subito. Perciò sfatato il mito della presunta “irruenza sensoriale” degli oli del sud mi sono ritrovata in bocca un olio leggero, elegante, equilibrato con una personalità tutta da scoprire. Sentori di carciofo ed erba appena raccolta. Nelle valli trapanesi vi è questo prodotto di nicchia, in pochi lo conoscono ma io dopo il primo cucchiaio mi sono detta “ma va che strano avrei pensato a qualcosa di più pungente”. Ottimo a crudo e per condire verdure grigliate, pesci lessi, carni, perfetto per la base di un pesto perché con i suoi riflessi dorati valorizzerebbe il colore di basilico e quant’altro serva per un buon pesto.
Ho usato olio Biancolilla per le mie salse fino alla cottura delle carni e pesce ed il risultato è stato eccellente. Dopo una giornata trascorsa in cucina se la tua casa profuma di fragranza vuol dire che l’olio che stai usando è un prodotto esemplare.. Noi italiani non saremmo così tanto famosi e conosciuti al mondo senza quel tocco di pane irrorato da ottimo olio. Quella sera ha squillato il telefono, Tiziana mi stava chiedendo cosa ne pensassi dell’olio ignorando che mi stavo sbranando la terza fetta di bruschetta al Biancolilla.
Eh si potremmo riscrivere altre fiabe o storie di vita: Biancolilla e le sette bruschette, la Ferrari rosso fuoco in frigo. Zio ieri è sceso per sapere se era rimasto del pecorino scamosciato da far assaggiare ai suoi amici. Ovviamente durante i ns esperimenti ci siamo dedicati anche ad un buon bicchiere di vino ma la scorta è finita. “Senti Vèlia, puoi dire al corriere che lo aspetto in piazza così non si perde, il pecorino di Gennaro era proprio buono!” “Zio, ho paura che ti perda tu col mio pacco, e poi ti faccio i miei complimenti perché hai una memoria di ferro, hai imparato la scheda tecnica?” e lui “No ho capito solo che il pecorino lo fa Gennaro e lo fa bono!”
Ho amato subito la parola Food Scout perché ogni prodotto presentato da FEELFOOD ha un nome, un volto ed una storia da raccontare. Non mi rimane altro che provare il resto dei loro prodotti, scrivere tutte le ricette che ci siamo creati in due settimane e fare un nuovo ordine.
Per questo quando mi chiedono HOW DO YOU FEEL? Rispondo FEELFOOD!!!! Buon Appetito
per maggiori informazioni potete visitare la loro piattaformahttp://www.prodottitipicitradizionali.it/company/ e spaziare tra ricette, novità, shop, curiosità, produttori e lasciatevi affascinare dalle loro storie.
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