Chef Academy di Terni...primo Contest Internazionale tra Food Blogger
Chef academy
Quando sono stata contatta da Alessadra Bigiarini della Chef
Academy per lanciare il primo foodblogger contest ho accettato
immediatamente. Anche questa una sfida dopo un periodo non molto felice poteva
essere una nuova opportunita per ritornare a sognare.
Regolamento
Svolgimento,
contenuti e dinamica di Chef Academy Contest:
L’evento metterà al
centro sei foodbloggers selezionati (3 italiani e 3 provenienti dall’estero)
che avranno il compito di proporre la rivisitazione di piatti della tradizione
culinaria italiana, dal loro punto di vista. I foodblogger vivranno quindi una
magnifica esperienza avendo per set la Chef Academy ed avranno a disposizione due
brigate di cucina di almeno 5 studenti che dovranno guidare (supportati dai ns.
chef) nella realizzazione di 2 piatti pensati da loro che verranno serviti 1 a pranzo e 1 a cena. L’organizzazione tipo
prevede per ogni gruppo di lavoro (uno al mattino e uno al pomeriggio) un
breefing iniziale dove verranno analizzate le idee ed eventualmente testati i
piatti per poi procedere alla fase di preparazione durante la quale i blogger
potranno scattare foto, degustrare e scrivere riguardo le rivisitazioni
proposte che saranno preparate insieme ai nostri studenti in collaborazione con
i migliori chef Italiani. Sia a pranzo che a cena i piatti verranno presentati
dai blogger insieme agli studenti ad una giuria tecnica e agli altri blogger
per una degustazione, dalla quale scaturirà un parere che accompagnerà la
presentazione della ricetta via web. Tutte le ricette verranno poi inserite in
un apposito sito web che consentirà di votare per un tempo stabilito la
migliore ricetta, che dovrà rispondere alla rivisitazione più originale di una
ricetta classica della cucina italiana! Il clima della giornata sarÃ
entusiasmante ed amichevole, ci proponiamo di offrire a tutti un'esperienza
piacevole ma anche con valore professionale. Per valutare la coerenza con gli
obiettivi del contest i blogger dovranno far pervenire 2 ricette con gli
ingredienti e la modalità di preparazione con congruo anticipo al fine di
valutare e scegliere tra le varie ricette ricevute quelle idonee alla creazione
di un menù completo e coerente, nonchè adatto alle aspettative della scuola.-……………………………….
Questo era il regolamento perciò mi sono ritrovata a
scrivere 8 ricette che vi giuro sulle cose a me più care sono state scritte in
un ambiente chiuso, senza pc, con l’ausilio ( almeno) di un iphone, un block
notes ed una biro che alla fine ho spezzato a metà e gettata nel cesto
dell’indifferenziata.
“ ma come fai a scrivere 8 ricette senza avere un minimo di
lucidità mentale, non hai connessione e sei rinchiusa in un ospedale, quando
passa la mensa ti mangeresti anche l’inserviente, quando pensi al cibo hai una
sorta di crisi iperglicemica e appunto NON puoi mangiare? Come fai a scrivere 8
ricette se appena pensi allo zabaione hai già l’acquolina in bocca e la vicina
di letto ha paura che tu la voglia divorare? Ma soprattutto come fai a scrivere
8 ricette per la chef academy se mezzo ospedale ti chiede le ricette per il
pranzo pasquale?”
Il menu della mensa è variegato....ogni tanto va chiesto un extra! |
Si ammetto che scrivere la notte su iphone mentre tutti
dormono ha il suo fascino anche perché le ore diurne non passano mai. In
compenso avevo i miei rituali. Cappuccino con croissant alle 6 del mattino al
bar e poi colazione in bianco e nero alle 7,30 quando ti passano il caffè
finto, con due fette biscottate tristi e senza senso. Alla curva glicemica
mattutina battevo anche Romildo e la
Bruna, infermiera tutta d’un pezzo mi guardava “vedo che hai
fatto la brava solo 200”.
Il tempo si era dilatato al punto che non c’era spazio o
abbastanza silenzio per concentrarsi su una singola ricetta. La notte invece le
infermiere spengono le luci ed io potevo scrivere senza problemi. Davo la
buonanotte alle mie felici “coinquiline” evvai di ricette.
Sono ricette semplici. Non potevo di certo pensare a cose
astruse o particolari.
Alessandra mi ha chiamato pochi giorni dopo per dirmi quale
ricette erano state scelte e che i miei CHEF di riferimento sarebbero stati
Maurizio di Mario per la pasticceria e Maurizio Serva per la cucina. Peccato che non sarei stata presente il
giorno antecedente alla sfida. La Chef
Academy aveva organizzato un programma molto interessante per
noi blogger. Visite alle cascate delle marmore, visita della citta di Terni,
cena al ristorante. Insomma quando c’è da divertirsi non so il perché ma io non
ci sono mai.
TERNI Lunedi 12
maggio
Casello Autostradale A1 Orvieto-Roma direzione TERNI |
Ore 7,45: Già tutti gli studenti si stanno cambiando, molti
sono in fila ordinata in segreteria.
Conosco per la prima volta le mie colleghe blogger, il
tempo di fare due chiacchiere sul
trascorso della serata precedente. C’è chi stava ancora “traviata” dalla visita
delle marmore, chi era in lotta con la propria reflex e chi come me…..come al
solito ha sempre il cellulare mezzo scarico e fotografa alla giapponese anche
le scarpe antinfortunistiche.
Visita al ristorante attiguo e scopro che la Chef Academy forma anche il
personale di sala, all’interno di una magnifica cornice che vedrà da li a poco
protagonisti i nostri piatti e noi stesse degustatrici e giudici di ogni
singola portata.
Le mie colleghe
BLOGGER: Simona Mirto e Sandra Pilacchi ( blogger italiane), Giulia Nekorkina, Amy Gulick & Georgette Jupe ( Blogger straniere)
Fotografia di Giulia Nekorkina "Rossa di Sera" |
Scopro con piacere
che sarò in squadra con Georgette Jupe. Rimarrà con me sia in pasticceria
guidata da Maurizio Di Mario ( mattino) e con quella della cucina capitanata da
Maurizio Serva ( pomeriggio).
Veniamo alle ricette:
mezzelune ai lamponi ripiene con caprino nervoso su crumble di cioccolata, uno
zabaione al latte di mandorle rivisitato con sorpresa interna; per Georgette
invece: cheese cake e cup cakes. Ci siamo trovate tutte in sintonia poi ad
ognuno la propria brigata che cerca di aiutare.. “sai dove sono le uova? Usiamo
l’abbattitore,,,vai col forno!”
PASTICCERIA, CUCINA
1 CUCINA2…….Brigata uno a Brigata due, coccarde rosa e verde scuro in
pasticceria, arancia e blu per la cucina uno e rosso e bianco per la cucina
due. Diverse squadre in una scuola unica: perciò per ogni singola aula/cucina
due blogger con 4 ricette. Lo so....non avete capito nulla ma questo è solo l'inizio!!!!!
Lavagna UNO |
Una grande lavagna
illuminata ci dava gli ingredienti utilizzabili per ogni singola ricetta.
Maurizio di Mario è un grande perfezionista oltre che professionista. Voleva
che le ns ricette fossero in grado di stupire la giuria con piccoli
accorgimenti. “Ma poi scusa la giuria siamo anche noi” mi ripetevo e lui “Si ma non mi puoi far fare
brutte figure, perciò zitta e al lavoro che c’è da iniziare il crumble al
cioccolato”
I ragazzi della mia brigata sono veloci, attenti, sembrano dei piccoli chimici. Il loro ricettario grande e curato la dice lunga. Gianmarco sa il fatto suo sul processo di caramellizzazione, ha la sua bilancia ed inizia a pesare. altri ragazzi hanno già iniziato le basi per i miei dolci ( il caramello???io no…l’ultima volta vi ho sciolto una spatola).
I ragazzi della mia brigata sono veloci, attenti, sembrano dei piccoli chimici. Il loro ricettario grande e curato la dice lunga. Gianmarco sa il fatto suo sul processo di caramellizzazione, ha la sua bilancia ed inizia a pesare. altri ragazzi hanno già iniziato le basi per i miei dolci ( il caramello???io no…l’ultima volta vi ho sciolto una spatola).
Il Ricettario |
La degustazione è a
mezzogiorno, abbiamo un problema tecnico. La gelatina al brandy della base del
mio zabaione non si è rappresa. Strano la grammatura dell’Agar Agar potrebbe
essere diventata una sgrammatura della colla di pesce. Ma nooooooooooo…..ci vuole
tempo per la gelatina e soprattutto per un alga. E le alghe dicono che hanno milioni e milioni di anni se non "tirano" loro chi dovrebbe addensare?
Il mio zabaione al
latte di mandorle si è andato raffinando
strada facendo con i suggerimenti di Maurizio che ci vedeva una bella amarena
al centro della “Jelly al brandy” sopra il bonet e dopo ancora lo zabaione al
latte di mandorle. Siccome Maurizio non si stanca mai di proporre e creare
vuole anche l’amaretto come rifinitura. Uheee ragazzi non è che lo compriamo “
Ragazzi allora base amaretto croccante avete 20 minuti” Ammazza Cracco a Hells
Kitchen non li tratta così male.
"Velia ora sai cosa è il Bonet con la jelly al brandy!" " Grazie Mauri sei sempre il mejo!" |
"dopo le spigolatrici di Sapri le arrotolatrici di bresaola finta" |
Perciò Maurizio
Cracco dalla faccia simpaticona e dal pizzetto furbo si lascia andare.
“Velia non dirmi che
vuoi mettere lo zabaione nelle coppette con il “coppino-mestolo??” “ perché? Lo
faccio sempre a casa” e Maurizio con aria furtiva si avvicina con un sacca da
pasticcere “maddai Velia usiamo il sac a poche no?. Appunto Velia svegliati che
qui stiamo facendo una cosa seria.
Sbuca dalla porta Roberta
Inguscio, ha la giacca da chef anche lei ha frequentato la Chef Academy ma ha un passato
da Chimica e sta facendo degli esperimenti, scrive, testa i processi
chimico-fisici della pasticceria.
Pasticceria Chef Academy e la mano di "Gianmarco" |
IL croccante |
Maurizio di Mario parte
all’assemblaggio del dolce come un vero direttore d’orchestra sa fare. Per le
mezzelune al lampone e caprino è stato più semplice. L’idea di creare una falsa
bresaola con una gelatina di lamponi era accattivante. Nel frattempo anche
Georgette viene affiancata nella preparazione di due classici dolci americani:
un cheesecake al mohito ed un cupcake……
Georgette??? Lei è
attenta e soprattutto connessa. Non c’è attimo in cui non scatta foto e passa
su tutti i social network possibili, aggiornamenti su
ciò che sta accadendo e quello che sta preparando. Io non posto perché non ho
connessione ma scatto col mio iphone al punto che mi arriva la
notifica che ho memoria piena ( cervello incluso) e batteria sotto il 20%. Decidiamo
come impiattare ed ecco che mezzogiorno è lì-----
Aiuto! Usciamo tutti
fuori dalle cucine, io e Georgette avevamo già trascorso 4 ore assieme.
Ci riuniamo tutte al
Ristorante Chef Academy. Il tavolo imperiale ci sta aspettando con un mise en
place molto elegante, ci sono giornalisti, il direttore, il fotografo, il
superallievo, noi blogger insomma una tavola pronta a degustare al primo ROUND di
12 piatti
CUCINA2
Bon Bon salati
Filetto di salmone (
Blogger Simona Mirto)
Crema di Scarola e
Patate
Fritto di paranza in
Saor ( Blogger Giulia Nekorkina) Chef ISIDE DE CESARE
CUCINA1
Millefoglie di
baccalÃ
Strudel di carciofi
e ricotta ( blogger Sandra Pilacchi)
Tortiglioni con
asparagi
Caponata di
melanzane ( blogger Amy Gulick) Chef MAURIZIO SERVA
PASTICCERIA
Zabaione al latte di
mandorle
Mezzelune con
lamponi e caprino ( blogger me medesima)
Cheese cake
Cup Cake ( blogger
Georgette Jupe) Pasticcere MAURIZIO DI
MARIO
I tavoli imperiali sono molto belli, hanno profondità perciò puoi conversare con chi ti è vicino non certo con chi sta all’altro
lato. Alla mia destra avevo la splendida Giulia Nekorkina e alla mia sinistra la Simona Mirto. Faccio attenzione
al servizio accurato, al modo come vengono presentati i piatti. Simona Mirto
apre le danze con i suoi BON BON salati, emozionata spiega il piatto e come è
nata la ricetta. Tutti abbiamo la possibilità di votare la ricetta da uno a
quattro punti. Il voto è segreto. Non ricordo la successione perfetta delle
altre portate perché erano tutte ricette fatte e rivisitate dai blogger col tocco
finale da chef stellato.
Mentre litigavo con il mio iphone che mi dava batteria
inesistente inizio a far amicizia con Giulia Nekorkina, russa food blogger,
giornalista, fotografa. Con i suoi occhi celesti penetranti e capello rosso che
mi fa pensare ad una zarina. Elegante e professionale.
A metà degustazione siamo già sfinite ed il vino e le
bollicine rendono l’aria più frizzante e rilassata. Simona si interroga se le
sue ricette sono buone “Simona il tuo "bon bon" era un Bijoux “poi la guardo
meglio “ Oh Simo ma tu tieni sti tacchi?”. Si perché le food blogger trendy,
all’avanguardia sono sempre eleganti, sono quelle che a Sex in the city
sconvolgerebbero anche Carrie con lo sguardo di Satana..
Nella bibbia delle food blogger non deve mancare la reflex.
Ecco io mi sono reflexata al bagno mentre cercavo di mantenermi lucida per
assaggiare tutte le altre portate.
A tavola tra i giurati c’è anche il giovanissimo Salvatore
Canargiu vincitore del TEAM junior della Nazionale Italiana Cuochi. Io lo
guardavo esterefatta. Parlava di uno studio sulle gelatine, lui è un ragazzo
taciturno, timido ma preparatissimo al punto che gli ho accennato del mio
problema nel far addensare la jelly al brandy. Beh oltre che miglior Junior Chef
della nazionale Italiana Cuochi avrebbe potuto anche vincere un nobel per la chimica.
Lui era attentissimo ad ogni singola portata, scriveva,
scriveva al punto che io e la
Simona Mirto abbiamo iniziato a guardarlo come per dire “
cioè se il punteggio è da uno a 4…..che scriverai mai?”.
Ci spiega che lui sta facendo tre diverse valutazioni: impatto visivo, olfattivo, degustativo.
Io borbotto “Digestivo?” Lui sorride e meno male, dai Salvatore dacci
una chance non massacrarci in diretta anche se il voto è segreto.
Ecco che conosco Sandra Pilacchi, la blogger toscana dal sorriso
contagioso. La Sandra
è una toscana verace perciò vi lascio immaginare le battute ed il grande
carisma con la quale ha affrontato la prova in cucina e la degustazione “ Il
tuo strudel di carciofi e ricotta mi ha “ reflexata” volevo dire sorpresa”
“ E un piatto che amo preparare” “E si sente Sandra che è un piatto che ami da
come lo hai presentato e dal sapore di casa, un sapore ricco, rassicurante e
delicato”
Cè anche Amy Gulick, più timida , la più silenziosa. Food
Blogger e Traduttrice. Sopresa anche lei da questa esperienza mi lanciava
sorrisi di solidarietà come per dire “ E adesso come facciamo a mangiare altre
4 portate?” Ma nooooooooo “Amy possiamo farcela e poi dopo abbiamo la sessione
pomeridiana “Oh My God!!!!”
Finito il pranzo degustazione-devastazione si devono
ringraziare anche gli chef con le rispettive brigate che tutti sfilano davanti
al tavolo imperiale presentandosi uno per uno: nome, cognome, età e luogo di
provenienza. Ammappa c’è anche chi viene dall’estero o chi è del luogo. L’etÃ
non ha rilevanza anche perché alla chef academy si può ricominciare a studiare
anche dopo essere stati avvocati, architetti, medici, casalinghe, banchieri (
preoccupante il banchiere in cucina?).. La frase che mi ha più colpito da un signore
molto più adulto è stata “farò davvero un lavoro che mi appassiona ed ho ancora
tanto da imparare, sono felice di essere qui!”
“Pure noi grazie di aver fatto parte della squadra!”
Nel momento in cui io e Georgette ci trasferiamo nella
cucina capitanata da Maurizio Serva ho
iniziato ad avvertire un leggero torpore. Sarà stato il vino, la stanchezza, il
tour de plaisir tra varie portate. Avevo dei problemi a riconoscere la mia brigata aldilà della coccarda Bordeaux per me e
Gialla per la Jupe. Il
cellulare morto, sepolto e sotterrato nel borsone al lato mi faceva pensare
“Quanto ti odio Velia, manco la digitale te sei portata, questa è un esperienza
che va documentata e tu stai a fotografare le scarpe della Simona Mirto?” Botta
e risposta a me medesima…..” Le scarpe della MIRTO meritano un oscar per come
sono indossate e poi a me non mi date i trampoli perché non reggerei al primo
starnuto”.
In cucina c’è anche Salvatore, l’allievo dai superpoteri.
Sta tagliando le carne e sembra che stia suonando il piano. Sorride ogni tanto
a qualche mia battuta e gli scatto una foto…BECCATO!!!
JUNIOR CHEF NAZIONALE CUOCHI ITALIANI con la maglia numero
10 beccato mentre taglia la carne come noi comuni mortali
Abbandono il cellulare su di un caricabatterie di
dubbia provenienza e mi catapulto in cucina con un piglio quasi deciso di chi
vuol dire “ ma noooo il cellulare?? Ma che me frega?”
Il giovane Canargiù all'opera |
Qui conosco Mirko denominato Mirto perché viene dalla Sardegna.
Riunisco la mia brigata tuonando “Dobbiamo disossare i sovraccosci!” “ Si chef
ma abbiamo solo polli sani” “ Eccerto mica malati” “ No polli interi …che dice
devo disossare?”. L’operazione chirurgica è durata un bel po’ anche perché disossare
un pollo per chi NON è bravo non è una passeggiata. Gli ho detto “Dai ti faccio
vedere come disossso io…taglio tutto alla CSI dovremmo pur sapere come è morto
il pollo no?”
Pronti i sovraccosci farciti e messi al forno. Piccola
precisazione il forno che usano è un forno che parla, è computerizzato perciò
devo calcolare che i miei 180° C non siano i miei 250° che uso solitamente
a casa. Maurizio Serva crea per Georgette una zuppa di zucca come un cappuccino
accompagnato con cornetti alla pancetta. Una scaloppa di maiale con un
sformatino di mele allo zafferano.
IO e Mirko-mirto |
ED IO???? COL BACCALA? Consistenze diverse e Maurizio Serva
fa uscire dalle sue mani magiche polpettine tra volant di patate al forno con
riduzione di piselli.
Decidiamo come impiattare e ci si dirige verso il
ristorante.
Il baccalao in tre "CONSISTENZAO" |
Sovraccoscio di pollo ripieno con speck e mele verdi |
Ore 18,00 inizio degustazione.
Oramai i camerieri mi riconoscono sanno che bevo solo bianco
o bollicine, tra di noi c’è già comunicazione e massima condivisione.
Insomma secondo round in degustazione:
CUCINA2
Paccheri Ripieni
Sfogliatine stracchino e pere (Sandra Pilacchi)
Farfalle zucchine e bottarga
Crostini Primavera ( Amy Gulick)
Chef ISIDE DE CESARE
CUCINA1
Mousse di baccalÃ
Sovraccoscio di Pollo ripieno di speck e mele (velia de
angelis)
Cappuccino di zucca gialla con cornetto ripieno di pancetta
Scaloppine di maiale (Georgette Jupe)
Chef MAURIZIO SERVA
PASTICCERIA
Caprese al limone
Cannoli (Simona Mirto)
Mele in carrozza
Panna Cotta allo yougurt ( Giulia Nekorkina)
Pasticcere MAURIZIO DI MARIO
Se vi dicessi che ogni brigata aveva una coccarda diversa??? Cioè
vogliamo parlare dell’attimo in cui mi sono ritrovata la coccarda della squadra
avversaria? Ma sono gli scherzi della stanchezza.
Sinceramente non ricordo la successione dei piatti ma posso
assicurarvi che è SUCCESSA ed è stato un SUCCESSO. Tutte noi eravamo distese e
rilassate. Stanche ma entusiaste.
Avevo una completa assuefazione alle scarpe della Mirto.
Ancora la mitica Simona reagisce mentre presenta i suoi piatti e Manolo Blanik le sta preparando “ la mela in carrozza della nekorkina”. Modello salice
piangente della serie “so sfinita che indosso da ieri questi tacchi e ci sono andata anche alle
marmore”.
Il clima non è teso ma siamo attente sia alla presentazione
dei piatti e alla faccia degli altri commensali mentre assaggiano. Non ho
trovato nulla che non fosse di mio gradimento.
A tavola siamo contornati da persone competenti che
potrebbero anche criticare qualche scelta azzardata. Io parlo con Giulia
Nekorkina e della sua predilezione per le bollicine. A fine serata siamo sicure
di arrivarci perché viviamo di perenni degustazioni. Le bollicine rendono
frizzanti anche i camerieri che mi porgono il cellulare che sta sotto carica
perenne. Il direttore Ronnie Albucci è una persona distinta, seria, si vede che
ci tiene a questo contest e sa che ne possiamo trarre il maggior beneficio.
“Siete contente? Vi piace? Cosa ne pensate?”.
Caro Ronnie Albucci, la Chef Academy ha personale
qualificato, i tuoi ragazzi, i tuoi studenti, stanno già facendo master
importanti e sono passati qui. In molti ritornano a fare altri corsi perché
oltre la ferrea disciplina c’è anche una grande armonia e la sensazione di
sentirsi a casa.
Ci sono insegnanti speciali. aldilà delle stelle, dei
riconoscimenti hanno un capitale umano ed emotivo, un percorso che sanno
condividere con ogni singolo studente. Anche io mi sono sentita presa per mano
appena ho varcato la soglia della cucina.
Il fotografo ufficiale forse prova un po’ pena per me. Non
ho la reflex. Il cellulare scarico ed i camerieri che mi rifilano il bicchiere
ogni volta che brindo con Giulia.
Il finale è un po’ come il botto. Dopo 12 portate servite a
tavolo noi già stiamo alla presentazione delle varie brigate. Quando si
presenta MIRTO o Mirko, gli lancio un occhiata esclamando“ da oggi sai come
disossare un pollo!” Ci ridiamo sopra…..io non so disossare un pollo, al
massimo posso distruggerlo o lasciarci l’osso attaccato. Caro Mirko, come caro
Francesco, Giovanni, Carlo Mazzitello, Antonio Mangiagli ( perchè grazie a loro due sono risalita un pò a tutti) mi avete fatto davvero compagnia. “ lei è una
pessima insegnante” “ siiii….ma non ditelo a nessuno ahhhah”.é un dato di fatto che ancora oggi scambi Carlo Mazzitello per siciliano quando è calabrese.....e Antonio Mangiagli per calabrese quando è siciliano!!!!
Mentre sfilano tutti gli studenti del pomeriggio intravedo anche la giapponesina Ayako, lei è tutta emozionata riesce a malapena a dire che ha finito da poco il corso e presto volerà in un posto importante a fare la stage. Non faccio il nome ma credo che abbia a che fare con l’est…..parlavano di BULGARI!!!!!!!!!!
Selfie Chef Academy |
Mentre sfilano tutti gli studenti del pomeriggio intravedo anche la giapponesina Ayako, lei è tutta emozionata riesce a malapena a dire che ha finito da poco il corso e presto volerà in un posto importante a fare la stage. Non faccio il nome ma credo che abbia a che fare con l’est…..parlavano di BULGARI!!!!!!!!!!
La presentazione delle brigate e relativi chef non fanno
altro che riempire la sala di applausi.
ISIDE de CESARE, MAURIZIO SERVA e MAURIZIO di MARIO
A fianco del direttore Ronnie
Albucci siedeva il padre Ubaldo,
si era commosso davanti a quei ragazzi così motivati, vestiti nella loro
semplicità ma appunto sicuri di aver scelto la strada giusta.
Sarà una strada impervia, spesso lo ripeto a chi inizia
questo mestiere. Devi essere malleabile, umile ( questa parola è inflazionata
ma ci sta), ricettivo e versatile. Ci sono le ore che ti spezzano le gambe, ci
saranno anche posti di lavoro non semplici dove si correrà il rischio solo di
lavare i piatti……ma come ho detto a tutti gli studenti “non vi arrendete mai,
perché la passione può farvi spuntare le ali”
Non è la pubblicità , non è neanche un augurio al mio pollo
che sta per essere disossato ma una semplice riflessione che nonostante tutto
il cuoco è un mestiere di chi sta in mezzo alle fiamme perciò la sofferenza fa parte del
gioco. E' da premdere in considerazione anche il corso antincendio!!!
Ringraziamo anche il resident chef Adrea Goracci facente parte della giuria. Lui sempre sorridente,
battuta pronta, solare e di buon umore. Ringraziamo il fotografo Alberto Cecchi il quale mi avrÃ
sopportato per tutte le 24 portate. A fine serata ci porgono un borsa stupenda
con dentro tutti regali favolosi. Birra Artigianale Magalotti, Olio
Extravergine Azienda Agricola Fattoria delle Fontane di Amelia, Vino Fattorie
Giro di Vento, Wieberg Spezie, vari gadgets, Polo Chef Academy e tante altri
piccoli pensierini dedicati a noi food blogger.
Chi vincerà questo contest?? Si sono concluse le votazioni
da circa due settimane…..tutto online.
Avvio del contest
on-line e premiazione
Al termine delle degustazioni tutte le ricette con foto del
piatto, ingredienti e preparazione verranno messe on-line sul sito www.foodbloggercontest.it con il
supporto dei giudizi emersi e verrà avviata la possibilità di votazione che
rimarrà aperta per 30 giorni. Si potrà votare esprimendo un giudizio da 1 a 5 per ogni ricetta.
Risulterà vincitore del contest il blogger con la ricetta che avrà il maggior
gradimento moltiplicando il giudizio complessivo finale con il numero di voti
ottenuto. Saranno inoltre premiate con il bollino di eccellenza le ricette
classificate tra la seconda e la quinta posizione. Inoltre per ogni edizione
verrà stilata una speciale graduatoria a squadre, sommando i voti raggiunti
dalle ricette proposte dai blogger italiani e da quelli provenienti dal resto
del mondo.
Al momento che sto scrivendo il post la vincitrice ufficiale del
prima edizione FOOD BLOGGER CONTEST della Chef Academy è
risultata SIMONA MIRTO.
Noi 6..... |
A lei un post a parte….credo che se lo meriti, ora mi ritiro
nelle mie segrete stanze, anzi cucine!
GRAZIE CHEF ACADEMY….GRAZIE A TUTTI!
Io so solo che quella sera sono tornata ad Orvieto con Maurizio ed il piccolo Canargiu.
Ore 22,01 stiamo partendo!!!!Mentre Roberta Inguscio parla del nuovo ricettario chimico che andrà ad inserire in pasticceria trovo finalmente un caricabatterie che funziona. " Maurizioooooo ma la tua Giulietta ha il cavo USB? ma allora posso ricaricare il cellulare?" e lui " Dolcezza ma io sono uno chef tecnologico, c'ho na macchina vera mica scherzo???!" Mi sento rassicurata. Forse vedrò quello che ho salvato, quello che ho scattato e mi renderò conto di essermi divertita TANTISSIMO! Grazie Chef Academy, grazie....
Io so solo che quella sera sono tornata ad Orvieto con Maurizio ed il piccolo Canargiu.
Ore 22,01 stiamo partendo!!!!Mentre Roberta Inguscio parla del nuovo ricettario chimico che andrà ad inserire in pasticceria trovo finalmente un caricabatterie che funziona. " Maurizioooooo ma la tua Giulietta ha il cavo USB? ma allora posso ricaricare il cellulare?" e lui " Dolcezza ma io sono uno chef tecnologico, c'ho na macchina vera mica scherzo???!" Mi sento rassicurata. Forse vedrò quello che ho salvato, quello che ho scattato e mi renderò conto di essermi divertita TANTISSIMO! Grazie Chef Academy, grazie....
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