Simbolo e mito dell'era moderna: il piacere di scoprire lo Champagne
“Una bottiglia di champagne sopra una tavola e, velato dal freddo, un bicchiere dal gambo sottile. Migliaia di catenelle dorate ininterrottamente salgono in superficie ricordando ad ognuno, che affinché questo si compia, le mani dell’uomo hanno sapientemente toccato quella bottiglia più di duecentocinquanta volte! Il berlo, un viaggio nella delicatezza e nel sogno”
Bollicine per brindare al nuovo anno, ad un nuovo amore o ad un evento speciale .
Secondo un articolo uscito pochi giorni fa sull’International Herald Tribune la vendita di Champagne non hai mai conosciuto un periodo più roseo, coinvolgendo paesi come Cina Russia e Arabia Saudita.
Chissà cosa avranno combinato i reali d'Inghilterra col matrimonio del secolo: le news credo attendibili dicono che William & Kate hanno brindato con bollicine francesi. I 300 ospiti del ricevimento serale brinderanno infatti con uno Champagne Pol Roger non vintage da 30 sterline alla bottiglia. Non il migliore degli Champagne, certamente economico, ma a quanto pare molto amato dai critici.
Pol Roger non millesimato accompagnato da tartine. Io sarei lì in fila solo per bere champagne perchè come diceva Madame de Pompadour "lo champagne è l'unico vino che lascia bella una donna dopo averlo bevuto!" e se lo diceva lei.....sarà pur vero!!!!!
A tutti gli appassionati ed amanti persi dello Champagne l’apertura di una singola bottiglia può evocare una magia speciale. Lo Champagne è stato per secoli identificato come indiscutibile emblema delle occasioni speciali e del vivere alla moda e nel lusso.
In quasi tutti i paesi vinicoli del mondo si producono vini spumanti con il metodo della rifermentazione in bottiglia e con le stesse medesime uve usate nello Champagne, tuttavia la classe e l'eleganza di questi migliori vini è nella maggior parte dei casi incomparabile con quella dei migliori Champagnes. Perciò la denominazione Champagne spetta esclusivamente a quel prodotto che è stato concepito nell’omonima regione francese e secondo determinate regolamentazioni
La storia enologica dello champagne inizia con l'arrivo dei Romani e con l'introduzione della cultura e religione Cristiana nelle popolazioni dei Galli. Plinio fu il primo autore a parlare dei vini di quella zona in toni elogiativi
Poi arrivò Dom Pérignon che nel 1668 fu nominato cantiniere dell’Abbazia di
Hautvillers presso Epernay.
Con il suo intuito cominciò ad elaborare il vino che si faceva in zona. Avendo un palato eccezionale iniziò ad individuare le uve da utilizzare a tal proposito migliorando uve e vigneti. Quello che non si compì in migliaia di anni di viticoltura fu prodigiosamente messo a punto in pochi decenni di sperimentazione.
Dom Pérignon pignolo ed esigente dettò regole rigide sulla coltivazione delle viti e che avevano l'obiettivo di ridurre drasticamente le rese con lo scopo di aumentare la concentrazione del vino e pretendeva che le uve fossero pigiate subito dopo la raccolta, da compiere rigorosamente prima delle 10 del mattino. Fu il primo a vinificare e mantenere separate le uve provenienti dai vari vigneti, ritenendo che ogni singola vigna fosse capace di dare qualità proprie e uniche: in altre parole fu il primo ad applicare il concetto di cru.
Ed ecco che le bollicine iniziarono il loro viaggio alla fine del 1600 trionfando alla reggia di Versailles e fra l’aristocrazia delle corti europee.
Anche Winston Churchill in tempo di ristrettezze economiche si era ripromesso di non superare le tre bottiglie.
Lo champagne non è altro che il nome del territorio, Campus in latino e poi Champaign appunto un ampia pianura.
Questa regione è una delle più vecchie province francesi a nord est di Parigi con capoluogo a Reims e due territori vicino a Cognac. Lo Champagne è il vino che si produce solo nel territorio di Reims perché proprio da lì sono nate le bollicine.
La regione occupa 40.000 ettari e più di 30.000 sono coltivati a vite. La zona che comprende circa 300 villaggi è suddivisa in 3 grandi aree: la montagna di Reims, La Valleè della Marne. La cote de blanc e altre due zone non meno importanti Côte de Sézanne (Costa di Sézanne) e Aube (o Côte des Bar).
Il territorio è un striscia di terra lunga 130-150 km e larga da un minimo di 300 metri fino a d un massimo di 3 km.
Questa regione si trova ad una latitudine che offre un clima piuttosto freddo e questo influisce enormemente sulla produzione del vino.
Le uve coltivate nella Champagne e con le quali si può produrre il celebre vino sono lo Chardonnay - responsabile della finezza ed eleganza - il Pinot Nero - responsabile per la struttura e gli aromi - e il Pinot Meunier, a cui si riconosce il merito di aumentare la ricchezza e la complessità aromatica di frutti così come la struttura.
“Metodo Champenoise”
Fermentazione: Gli Champagne sono sottoposti a due fermentazioni. La prima (fermentazione alcolica) avviene in cuves (grandi tini) di acciaio inossidabile e talvolta in fusti di legno; la seconda (presa di spuma) avviene in bottiglia. Dopo la prima fermentazione si aggiungono zuccheri e lieviti, dopo di che si imbottigliano (tirage) e si lasciano le bottiglie in posizione orizzontale, per molti mesi nelle cantine a temperatura costante (10-11°C). I lieviti provocano una seconda fermentazione, trasformando lo zucchero in anidride carbonica ed alcool; la finezza del perlage e la sua persistenza nel bicchiere dipendono dalla cura con la quale si segue questa seconda fermentazione (che deve essere lenta ed a bassa temperatura) e della durata dell’invecchiamento. Solitamente non meno di 15 mesi fino a 36 mesi sui lieviti .
Alla fine della presa di spuma la pressione interna raggiunge circa le 6 atmosfere e la gradazione alcolica aumenta di circa un grado rispetto alla gradazione iniziale.
Le bottiglie poste nelle “pupitre”vengono sottoposte ad oscillazione e movimenti rotatori, un processo chiamato remuage, ossia cercare con la rotazione di staccare completamente il sedimento-feccia verso il collo in modo da poterlo eliminare con la degorgement
Dégorgement: La sboccatura ha il compito di eliminare il deposito formatosi nella bottiglia durante la presa di spuma e si effettua dopo il remuage. Il collo delle bottiglie capovolte viene immerso in una soluzione refrigerante a meno 25°C, che congela circa 2 cm. di vino e forma un ghiacciolo che ricopre le feccie.
Togliendo il tappo provvisorio, la pressione interna espelle il ghiacciolo che incorpora le fecce.
La piccola quantità di vino e di spuma fuoriuscita viene rabboccata con la liqueur d’expédition che ogni singola casa produttrice aggiunge usando la propria ricetta. Poi la bottiglia è tappata definitivamente col classico truciolo di sughero multistrato.
Lo champagne è prodotto in diversi tipologie ed ognuno di questi è creato da un vino base detto Cuvèe composto da diverse annate soprannominati Sans Annèe o Non Vintage oppure da vini diversi della stessa annata che sono denominati Millesimè o Vintage.
La Cuvèe normalmente è composta da un numero variabile di vini ( 30-60) spesso anche oltre.
Perciò Champagne creati da un solo tipo di vino sono un eccezione.
Gli Champagne esclusivamente prodotti con Chardonnay sono definiti Blanc de Blancs (Bianco da Bianchi); quelli prodotti esclusivamente con uve a bacca rossa, cioè Pinot Nero e Pinot Meunier, da soli oppure insieme, sono definiti Blanc de Noirs (Bianco da Neri).
Per gli Champagne Rosé, considerati dagli intenditori come i più raffinati ed eleganti sono in genere più costosi dei bianchi....ma a noi piacciono le bollicine a prescindere. Brindiamo......Briandiamo!!!!
Comments
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