Vita Sospesa Fuoco che torna in noi...nei nostri sogni
Al mio maestro di vita che scruta l'anima umana e che ha scritto un inno all'amore.
I frammenti di carta simbolicamente rappresentano pezzi di vita che potrebbero disperdersi e sparire…ma non lo fanno, Rimangono immobili
Storia Fantastica
di Sergio Maria Teutonico
I due si incontrarono per caso, in una sera come tante, in un luogo che forse esisteva solo nella loro mente.
Incominciarono a parlare e più lo facevano, più la loro passione aumentava.
Lui, persona piena di voglia di essere, lei, incanto di bellezza e fuoco nei capelli.
Occhi azzurri lui tendenti al grigio, quelli di lei del colore della terra di Siena, tra smeraldi e raggi di luce, entrambi giovani, belli, sinceri, entrambi soli, almeno nel cuore.
Continuarono a raccontarsi per molto tempo, sempre più nel profondo del loro animo, mettendo a nudo ogni singolo atomo del loro essere, con entusiasmo ed umiltà.
Si innamorarono, si trovarono e si amarono, dolcemente, semplicemente.
Il loro amore si comprese subito avrebbe avuto una parabola ampia e luminosa, anche gli dei sorridevano a questo gioioso incontro, ma come in ogni storia fantastica che si rispetti, in un angolo pieno di ombre, si celavano bandoli da sbrogliare e fantasmi da allontanare, bisognava trovare la forza di farlo, altrimenti il loro amore avrebbe potuto morire.
Accadde che il tempo regalò momenti di gioia ai due giovani, che si promisero amore eterno, inconsapevoli di un destino che aveva altri percorsi già scritti per loro.
Fu così che la padrona del giovane, folle di gelosia e di egoismo, lo costrinse con una magica pozione a dimenticare il fuoco dei capelli del suo amore, strappandogli ogni volontà ed ogni rivolo di ricordo dal suo cuore.
Fu lei, in pena, persa e disperata, a cercarlo per molto tempo, senza riuscire però ad attraversare il muro di spine che la padrona aveva alzato intorno al giovane.
L’amore morì e anche il fuoco dei suoi capelli si spense.
Passò il dolore, ma non il ricordo, gli anni posero distanze lunghe da recuperare e i due giovani si persero nei gorghi della vita destinati forse all’oblio dei loro sentimenti.
La magia non ha tempo e la fortuna bacia talvolta la fronte di chi non se lo aspetta.
Il giovane non ricordava molto, ma l’inquietudine che lo accompagnava da anni lo spingeva a cercare, continuamente, senza sapere esattamente cosa cercare e dove farlo, aveva perso molto, non ricordava i nomi, malamente i luoghi, ancora meno le circostanze che lo inducevano ad essere infelice.
La padrona aveva adoperato la sua vendetta, aveva tentato di spegnere il fuoco nei capelli della giovane, minacciandola ed ella, per amore, preferì soffrire in silenzio cercando di dimenticare gli occhi del giovane.
Passarono gli anni, vi furono storie e passioni, e sempre nel più profondo dei loro cuori ardeva ancora una minuscola brace che nemmeno poteva più chiamarsi amore ma pur sempre qualcosa lateva e cercava di tornare alla luce.
L’incanto del maleficio si dissolse d’improvviso, come quando era incominciato, ed il giovane ricordò parte di quello che aveva dimenticato e allora capì come cercare e magicamente trovò il suo amore perduto.
Inviò a lei un messaggio, facendosi aiutare dagli spiriti degli antichi che esaudirono il suo desiderio, permettendo di raggiungere la giovane, in una sera di quelle come tante, piena
Le loro voci nuovamente poterono riunirsi in gorgheggi e frasi di simpatia, lui perso nel più profondo amore che mai avesse solcato i mari della vita, lei ancora distante ma decisa a dare una nuova possibilità al cuore, senza effettivamente sapere se mai ci sarebbe riuscita davvero.
Varcarono le distanze e finalmente si riunirono, in un lungo, forte e silenzioso abbraccio, fuori il freddo attanagliava ogni cosa, nei loro cuori il fuoco nuovamente scaldava i pensieri.
Per tutto il tempo che furono uniti, non si lasciarono che per pochi istanti, come se temessero di potersi perdere nuovamente.
Le loro mani si cercavano e i loro occhi non permettevano mai di essere soli.
Fu dolce come mai cosa dolce ebbe ragione di esistere.
In una sera di quelle che solo la città delle nebbie potrebbe dare, il giovane aprì finalmente il suo cuore, mai ne aveva avuto il coraggio, mai forse aveva potuto farlo, lei ascoltò, forse si commosse, sicuramente aprì il cuore.
Furono parole che si scolpirono nell’eternità.
Cosa accadde di loro non lo sappiamo, una cosa però è certa, il cammino era appena ricominciato, la storia aveva ripreso a riempire il suo libro con i loro nomi, la magia dell’amore ricominciava a scendere per le strade, così come le speranze di lui ed i capelli di fuoco di lei.
www.cibovino.com
I frammenti di carta simbolicamente rappresentano pezzi di vita che potrebbero disperdersi e sparire…ma non lo fanno, Rimangono immobili
Storia Fantastica
di Sergio Maria Teutonico
I due si incontrarono per caso, in una sera come tante, in un luogo che forse esisteva solo nella loro mente.
Incominciarono a parlare e più lo facevano, più la loro passione aumentava.
Lui, persona piena di voglia di essere, lei, incanto di bellezza e fuoco nei capelli.
Occhi azzurri lui tendenti al grigio, quelli di lei del colore della terra di Siena, tra smeraldi e raggi di luce, entrambi giovani, belli, sinceri, entrambi soli, almeno nel cuore.
Continuarono a raccontarsi per molto tempo, sempre più nel profondo del loro animo, mettendo a nudo ogni singolo atomo del loro essere, con entusiasmo ed umiltà.
Si innamorarono, si trovarono e si amarono, dolcemente, semplicemente.
Il loro amore si comprese subito avrebbe avuto una parabola ampia e luminosa, anche gli dei sorridevano a questo gioioso incontro, ma come in ogni storia fantastica che si rispetti, in un angolo pieno di ombre, si celavano bandoli da sbrogliare e fantasmi da allontanare, bisognava trovare la forza di farlo, altrimenti il loro amore avrebbe potuto morire.
Accadde che il tempo regalò momenti di gioia ai due giovani, che si promisero amore eterno, inconsapevoli di un destino che aveva altri percorsi già scritti per loro.
Fu così che la padrona del giovane, folle di gelosia e di egoismo, lo costrinse con una magica pozione a dimenticare il fuoco dei capelli del suo amore, strappandogli ogni volontà ed ogni rivolo di ricordo dal suo cuore.
Fu lei, in pena, persa e disperata, a cercarlo per molto tempo, senza riuscire però ad attraversare il muro di spine che la padrona aveva alzato intorno al giovane.
L’amore morì e anche il fuoco dei suoi capelli si spense.
Passò il dolore, ma non il ricordo, gli anni posero distanze lunghe da recuperare e i due giovani si persero nei gorghi della vita destinati forse all’oblio dei loro sentimenti.
La magia non ha tempo e la fortuna bacia talvolta la fronte di chi non se lo aspetta.
Il giovane non ricordava molto, ma l’inquietudine che lo accompagnava da anni lo spingeva a cercare, continuamente, senza sapere esattamente cosa cercare e dove farlo, aveva perso molto, non ricordava i nomi, malamente i luoghi, ancora meno le circostanze che lo inducevano ad essere infelice.
La padrona aveva adoperato la sua vendetta, aveva tentato di spegnere il fuoco nei capelli della giovane, minacciandola ed ella, per amore, preferì soffrire in silenzio cercando di dimenticare gli occhi del giovane.
Passarono gli anni, vi furono storie e passioni, e sempre nel più profondo dei loro cuori ardeva ancora una minuscola brace che nemmeno poteva più chiamarsi amore ma pur sempre qualcosa lateva e cercava di tornare alla luce.
L’incanto del maleficio si dissolse d’improvviso, come quando era incominciato, ed il giovane ricordò parte di quello che aveva dimenticato e allora capì come cercare e magicamente trovò il suo amore perduto.
Inviò a lei un messaggio, facendosi aiutare dagli spiriti degli antichi che esaudirono il suo desiderio, permettendo di raggiungere la giovane, in una sera di quelle come tante, piena
Le loro voci nuovamente poterono riunirsi in gorgheggi e frasi di simpatia, lui perso nel più profondo amore che mai avesse solcato i mari della vita, lei ancora distante ma decisa a dare una nuova possibilità al cuore, senza effettivamente sapere se mai ci sarebbe riuscita davvero.
Varcarono le distanze e finalmente si riunirono, in un lungo, forte e silenzioso abbraccio, fuori il freddo attanagliava ogni cosa, nei loro cuori il fuoco nuovamente scaldava i pensieri.
Per tutto il tempo che furono uniti, non si lasciarono che per pochi istanti, come se temessero di potersi perdere nuovamente.
Le loro mani si cercavano e i loro occhi non permettevano mai di essere soli.
Fu dolce come mai cosa dolce ebbe ragione di esistere.
In una sera di quelle che solo la città delle nebbie potrebbe dare, il giovane aprì finalmente il suo cuore, mai ne aveva avuto il coraggio, mai forse aveva potuto farlo, lei ascoltò, forse si commosse, sicuramente aprì il cuore.
Furono parole che si scolpirono nell’eternità.
Cosa accadde di loro non lo sappiamo, una cosa però è certa, il cammino era appena ricominciato, la storia aveva ripreso a riempire il suo libro con i loro nomi, la magia dell’amore ricominciava a scendere per le strade, così come le speranze di lui ed i capelli di fuoco di lei.
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Comments
Sergio
Un baciotto
la cucina è stata sempre la mia passione ma anche lavorare con te è stata una bella esperienza che porterò sempre nel cuore. Mi mancheranno tutte le scartoffie, pratiche, circolari, bonifici, carte di credito....messe sulla nostra scrivania. La pausa pranzo senza orario e tutta la bella gente che abbiamo incontrato in due anni. Le urla immancabili di Raffaella, i cambi camera, e la poltrona "divina" che era dedicata a colei che era il vero personaggio dell'azienda e della quale non oso fare il nome. Di questa esperienza ne faremo tesoro!
Nella vita possiamo fare molto di più, basta volerlo e crederci fino in fondo...
Scherzi a parte fino adesso tutti i sogni si sono avverati e basterebbe impegnarsi un pò di più per avere il resto.
Magari ci ritrovereno come direttrici del personale a capo del servizio esecutivo speciale....senza la mitica poltrona "dell'innominabile concezione" Ahhhhhhh...
Besos
Tempo prima eravate venute qui con l'anestesista ed un altro medico poi dopo la serata blu non ci siamo lasciate più.
Tu e Lena che eravate americane...beh per una sera si poteva pur fare.
E quando l'ultimo dell'anno mi hai raccontato della sfilata mi hai fatto sbellicare dalle risate.
La modella che ti chiede "E tu dove lavori?"
e tu "all'ospedale d'orvieto" e l'altra "strano questa marca non la conosco...è nuova????"
Beh cara Candy rimani una grande e mi raccomando tieniti pronta per la serata cartoons.
E mi domando perchè tu ancora non glielo abbia mai detto....
ti auguro ogni bene ed anche se non tornerà più io sono sicura che ti avrà scolpita sempre nel suo cuore.
Io ho scelto ed ora non si torna indietro...è giusto che sia così!
L'importante è reagire e dimenticare tutte le brutture che le vita ci ha elargito gratuitamente...
Vita Sospesa che torna in noi...nei nostri sogni..Torna solo nei nostri sogni...e questo è un sollievo affinchè serva a non soffrire nuovamente
manu
"guardavo la vita senza vederla mai.....ti ho guardato un attimo negli occhi e ho visto come sei....come sarai...."
Le scelte si pagano e non si torna indietro.....